giovedì, ottobre 27, 2005

Altre considerazioni

Come probabilmente già sapete, il nostro Presidente della Repubblica (persona di indubbia statura morale, rispettabilissima e di chiara esperienza e che annovero tra le migliori che calcano le scene politiche italiane) ha detto che la congiuntura è in lieve ripresa, è necessario avere fiducia...

Ma come si può avere ancora fiducia dopo che le speranze di ripresa sono costantemente affossate da riforme spesso incomprensibili, quando non tutti i cittadini riescono ad arrivare alla fine del mese con il loro stipendio, qundo sempre più spesso si trovano persone, principalmente anziani, che vanno a rovistare tra gli scarti del mercato? Sì, le speranze sono sempre tante, ma è amaro dover ammettere che è difficile vedere l'uscita del tunnel.

In cosa dovremmo avere fiducia? Nel "sistema"? Nell'economia? Negli esseri umani? Forse...
A me non piace essere pessimista, ma quando "si sbatte il muso" contro la dura realtà, quando cerchi di capire se sei l'unico a pensare certe cose e manca il confronto è difficile aver fiducia, speri sempre (mai demordere!), ma non sempre è facile... Non è facile aver fiducia negli altri, ci si può provare... sperando che non ti freghino.

Come mi è stato ricordato da una persona degna di rispetto, (magari non considerata è una mente eccelsa, ma sa ragionare e ragiona bene!) "chi va al mulino, s'infarina" cosa che, letta tra le righe, suona come "è necessario stare sempre in campana" perché quando ci si espone troppo poi si possono "pestare piedi" a persone che non hanno voglia di "mettersi in gioco", che perseguono alcuni obiettivi solo per prestigio personale o, peggio, per poter fare e disfare a proprio piacimento, a discapito degli altri.

Ultimamente mi sono un po' accanito (magari sbagliando) sul fatto che ci stiamo facendo scippare la cultura, la nostra capacità critica e, in fin dei conti, la nostra dignità di esseri senzienti da una massa di "anestesisti mediatici" che piano piano (così nessuno si lamenta) creano falsi bisogni, necessità fittizie proponendo pseudoapprofondimenti sull'unghia incarnita di Al Bano che non potrà essere assistito dalla Lecciso perché lo ha lasciato...

Ma siamo matti???

MA CHISSENEFREGA!

Perché, invece, non si parla del fatto che la soglia della povertà si è "alzata", che molte famiglie devono "tirare avanti" con un solo stipendio da 1000 euro al mese (e non è sufficente), che la produzione agricola viene pagata ad eurocent al kilogrammo e rivenduta a prezzi non raddoppiati, ma più che decuplicati e delle relative possibili soluzioni?

Forse perché la gente sta meglio nel vedere quattro deficenti nella casa del Grande Fratello, dove il problema più grosso è farsi vedere...

Quando ero piccolo alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" si rispondeva l'astronauta, il medico, la ballerina, il pompiere etc... ora i bambini rispondono "voglio andare al Grande Fratello", "voglio fare la velina"...

C'è una grossa crisi di valori, perché non possiamo cercare di migliorare il mondo ritornando a pensare con le nostre teste e confrontandoci?

martedì, ottobre 25, 2005

Alcune considerazioni

L'ISTAT tira fuori dal cilindro una statistica in cui si afferma che l'italiano medio ha il primo figlio a 33 anni, non mi ricordo chi sbandiera ai 4 venti che in Italia, grazie alla Legge 30 (erroneamente chiamata Legge Biagi - riprende solo una piccola parte delle proposte del Professore assassinato -), è aumentata l'occupazione, ovviamente non viene spiegato che se una persona lavora con "contratto atipico", ogni rinnovo costitusce "un nuovo occupato" (lavori 1 anno nella stessa azienda come interinale, con 4 rinnovi trimestrali?
Bene risultano 4 posti di lavoro!!!) e la "ggente" si stupisce: "ma come? c'è lavoro, stiamo andando bene e ci si sposa sempre + tardi e non si fanno figli?"; nessuno (a parte gli interessati) si accorge che le aziende stanno licenziando e i rinnovi (dei contratti "temporanei") non arrivano.

Qualcuno potrebbe dire "hai accattato un posto temporaneo? cazzi tuoi!", ma non si rende conto che i posti di lavoro "stabile" (non fisso, stabile) non vengono + offerti, a meno che uno non sia un "brillante neolaureato 25enne in (fate voi: ingegneria, chimica, informatica...) con laurea quinquennale, con pregressa esperienza di almeno 5 anni in un'azienda del settore (decidete voi...)", perché "costano troppo", perché "ma se devo assumere uno che poi mi crea casino come faccio?", perché "con i tempi che corrono è necessario essere flessibili", perché "chi lavora è un costo", perché... PERCHÉ?

Ma dove stiamo andando?

Le notizie che arrivano da una parte sarebbero più che positive - siamo (quasi) in ripresa, tagliamo le tasse (sì, quelle allo "stato", che poi taglia i fondi/stanziamenti a regioni, provnce e comuni che in qualche modo devono aumentare la tassazione locale dirette/indiretta per poter "garantire i servizi") etc etc - se si rinuncia a riagionare con la propria testa: la coperta ha sempre le stesse dimensioni e se tiri da una parte, inevitabilmente scopri dall'altra.

Ci si accusa di essere di destra o di sinistra (anzi, di essere fascisti o comunisti) sull'onda di quanto fanno i "politici" a Roma senza accorgersi che, di destra o di sinistra (o, stando alle polemiche di questa settimana, "rock o lento"), a prenderlo in QUEL posto sono sempre i cittadini che vengono letteralmente inebetiti da una TV spazzatura piena di reality dove tutto è lecito (in Olanda ce n'è addirittura uno dove assumono roba pesante e fanno sesso estremo), finti programmi di approfondimento in cui i politici passano il tempo ad insultarsi e far casino, TG in cui le notizie + importanti sono i pettegolezzi su come ha scoreggiato la tal modella o come trombano i nuovi industriali.

MA DOVE STIAMO ANDANDO???

DOV'È LA NOSTRA CULTURA???

Franco